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NordVPN annuncia la chiusura definitiva di Meshnet: cosa cambia per gli utenti e quali alternative
Tecnologia

NordVPN annuncia la chiusura definitiva di Meshnet: cosa cambia per gli utenti e quali alternative

Dal 1° dicembre 2025 il servizio Meshnet di NordVPN verrà interrotto: analisi delle ragioni della chiusura, impatti per gli utenti e scenari futuri per la sicurezza digitale.

NordVPN annuncia la chiusura definitiva di Meshnet: cosa cambia per gli utenti e quali alternative

Indice dei paragrafi

  1. Introduzione: NordVPN chiude Meshnet, una svolta nel panorama della sicurezza digitale
  2. Cos'era il servizio Meshnet e le sue principali funzionalità
  3. Quando chiude Meshnet: date e tempistiche ufficiali
  4. Motivi della chiusura di Meshnet: analisi dettagliata
  5. L’impatto su utenti e aziende: come cambia l'offerta di NordVPN senza Meshnet
  6. Servizi NordVPN senza Meshnet: cosa resta attivo e cosa cambia
  7. Alternative a Meshnet: panoramica su possibili soluzioni
  8. Fine del supporto a Meshnet: cosa devono fare gli utenti
  9. Reazioni della community e del mercato
  10. Cosa ci aspetta dal futuro: le novità NordVPN previste per il 2025
  11. Sintesi finale e prospettive per la sicurezza online

Introduzione: NordVPN chiude Meshnet, una svolta nel panorama della sicurezza digitale

NordVPN, uno dei leader mondiali nei servizi di Virtual Private Network, ha recentemente annunciato una decisione destinata a segnare uno spartiacque nel settore della cybersecurity: la chiusura definitiva di Meshnet, la funzione che consentiva di trasformare il computer in una porta d’accesso universale alla propria rete privata e connettere tra loro diversi dispositivi.

Cos’era il servizio Meshnet e le sue principali funzionalità

Lanciato come soluzione innovativa, Meshnet di NordVPN rispondeva alle esigenze di chi voleva monitorare, gestire o accedere ai propri dispositivi da remoto attraverso una VPN personale sicura. Ma in cosa consisteva esattamente?

Caratteristiche principali di Meshnet:

  • Connessione diretta tra dispositivi senza intermediari cloud.
  • Creazione di una rete privata (mesh) tra computer, smartphone e altri terminali.
  • Possibilità di accedere ai dati e amministrare dispositivi ovunque ci si trovasse.
  • Utilizzo nel telelavoro, gaming peer-to-peer, sviluppo software, remote desktop e funzioni avanzate di condivisione file.

L’idea alla base di Meshnet era garantire controllo assoluto sui propri dati evitando vulnerabilità tipiche delle connessioni pubbliche e dei servizi di archiviazione cloud tradizionali. L’integrazione con l’ecosistema NordVPN permetteva una gestione centralizzata e relativamente user-friendly della propria sicurezza personale e aziendale.

Quando chiude Meshnet: date e tempistiche ufficiali

Nonostante la sua innovazione, la parabola del servizio è destinata a concludersi: il supporto Meshnet cesserà definitivamente il 1° dicembre 2025.

Questa data segna il termine ultimo per l’utilizzo di tutte le funzionalità di Meshnet. Da quel momento:

  • Impossibile creare nuove connessioni mesh.
  • Gli utenti non potranno più gestire dispositivi tramite il sistema.
  • Tutti i dati e le impostazioni associati alla funzione verranno dismessi o cancellati.

NordVPN, nella sua nota ufficiale, ha chiaramente specificato che la chiusura di Meshnet non impatterà nessuno degli altri servizi offerti ai clienti. Resteranno dunque attive senza interruzioni le VPN classiche, la protezione contro malware, il blocco tracciamento (CyberSec) e tutte le funzionalità principali del marchio.

Motivi della chiusura di Meshnet: analisi dettagliata

Ma perché un servizio innovativo come Meshnet viene chiuso? Nel comunicato ufficiale, NordVPN ha dichiarato che la decisione deriva da una domanda inferiore alle aspettative. In altri termini, Meshnet non ha conquistato il grande pubblico.

Fattori che hanno influenzato la decisione:

  1. Scarso utilizzo diffuso: Benchè la funzionalità fosse particolarmente apprezzata da una nicchia di utenti tecnici, molti clienti mainstream di NordVPN non hanno sfruttato, o nemmeno conosciuto, le possibilità di Meshnet.
  2. Complessità d'uso: Creare reti personalizzate e gestire connessioni dirette può non essere immediato per l’utente medio. La curva di apprendimento, anche se agevolata dall’interfaccia, restava elevata rispetto alle tradizionali funzioni VPN point-to-point.
  3. Crescente competitività del settore: Sul mercato sono presenti altri servizi specializzati e piattaforme di collaborazione remota ben consolidate che offrono funzionalità simili.
  4. Scelte strategiche di business: NordVPN si è distinta per la capacità di rinnovarsi puntando sulle funzioni con maggiore ritorno in termini di sicurezza globale e semplicità d'uso. L’investimento su Meshnet, privo del riscontro numerico sperato, è stato pertanto ridefinito in favore del core business.

Il risultato è la chiusura anticipata, nonostante il progetto fosse stato accolto positivamente dalla stampa specializzata e da alcuni influencer del settore IT.

L’impatto su utenti e aziende: come cambia l'offerta di NordVPN senza Meshnet

La domanda più diffusa tra i clienti è ora: cosa cambia per gli utenti e le aziende che utilizzavano Meshnet?

Impatto per gli utenti privati:

  • Scomparirà la possibilità di collegare i propri dispositivi attraverso la mesh privata. Dunque, situazioni come l’accesso sicuro al PC di casa da fuori o la condivisione diretta di file pesanti perderanno un alleato.
  • Chi usava Meshnet esclusivamente per gaming peer-to-peer o streaming di contenuti locali dovrà virare su alternative, magari meno integrate o più complesse da configurare.

Effetti sulle aziende:

  • Le organizzazioni che avevano implementato Router VPN mediante Meshnet o avevano creato ambienti di sviluppo condivisi dovranno rivedere l’architettura di rete.
  • Cambiano anche le procedure di assistenza e gestione dei flussi dati tra il personale remoto offerte dalla piattaforma.

In sostanza, la fine del supporto Meshnet rappresenta uno spartiacque: chi riteneva strategica questa specifica funzionalità dovrà ora puntare su soluzioni esterne o ridefinire le proprie policy di accesso remoto.

Servizi NordVPN senza Meshnet: cosa resta attivo e cosa cambia

NordVPN, consapevole delle potenziali preoccupazioni degli utenti, ha confermato che la chiusura Meshnet NordVPN non modifica la maggior parte delle offerte dell’azienda.

Servizi che rimangono attivi:

  • VPN tradizionali per navigazione sicura e cambio IP geografico.
  • Protezione anti-malware grazie a Threat Protection.
  • Password Manager “NordPass” per la gestione sicura delle credenziali.
  • NordLocker per l’archiviazione crittografata di file e documenti.
  • Opzioni avanzate di blocco pubblicità e tracciamento (CyberSec).

Cosa viene a mancare:

  • Possibilità di creare reti mesh tra dispositivi personali.
  • Gestione diretta dei terminali tra più utenti tramite Meshnet.
  • Alcune funzionalità peer-to-peer, specialmente in contesti di lavoro agile e gaming locale.

Per la quasi totalità della clientela tradizionale, l’impatto sarà marginale; solo gli utenti più avanzati e i tecnici dovranno effettivamente “ripensare” la propria routine digitale.

Alternative a Meshnet: panoramica su possibili soluzioni

Con il Meshnet fine supporto, molti utenti si trovano alla ricerca di valide alternative. Quali sono le principali opzioni presenti sul mercato?

Soluzioni consigliate:

  • ZeroTier: piattaforma open-source per reti mesh virtuali, compatibile con diversi sistemi operativi.
  • Tailscale: utilizza il protocollo WireGuard per creare reti mesh private tra dispositivi, con una configurazione forse anche più semplice di Meshnet.
  • Hamachi: soluzione di lunga data per reti VPN peer-to-peer tra PC e server, utilizzata sia per gioco che per telelavoro.
  • OpenVPN Access Server: per aziende e sviluppatori, permette di costruire architetture VPN personalizzate.

È importante valutare pro e contro di ciascuna alternativa, in termini di sicurezza, costi, facilità di utilizzo e supporto multipiattaforma. Alcune potrebbero mancare dell’integrazione seamless garantita da NordVPN, ma compensano con flessibilità e comunità attive.

Fine del supporto a Meshnet: cosa devono fare gli utenti

In vista della cessazione fissata per il 1° dicembre 2025, cosa devono fare concretamente gli utenti NordVPN Meshnet?

Passaggi consigliati:

  1. Fare il backup di dati e configurazioni importanti entro la scadenza.
  2. Disattivare o eliminare i collegamenti mesh sui propri dispositivi.
  3. Valutare e testare alternative (ZeroTier, Tailscale ecc.) per garantire continuità.
  4. Consultare la documentazione ufficiale e, se necessario, rivolgersi all’assistenza clienti NordVPN per informazioni dettagliate sulla transizione.

Inoltre, si raccomanda di eseguire aggiornamenti dei software utilizzati e di monitorare eventuali comunicazioni supplementari che NordVPN potrebbe pubblicare nei prossimi mesi riguardo dettagli tecnici o promozioni dedicate agli ex utenti Meshnet.

Reazioni della community e del mercato

La notizia della chiusura di Meshnet NordVPN ha suscitato opinioni divergenti nella community tech e tra gli esperti di sicurezza.

  • Feedback positivi evidenziano la scelta trasparente dell’azienda nel pubblicare con largo anticipo la data di fine servizio, lasciando agli utenti tempo sufficiente per organizzarsi.
  • Critiche vengono principalmente da una fetta di utenti avanzati, sviluppatori e gamer che avevano basato workflow e infrastrutture su Meshnet, i quali ora dovranno giudicare se restare con NordVPN o rivolgersi ad altri provider.
  • Nel complesso, il mercato sembra reagire con moderata cautela, anche perché la piattaforma rimane affidabile e solide le altre offerte tradizionali di NordVPN.

Cosa ci aspetta dal futuro: le novità NordVPN previste per il 2025

L’uscita di scena di Meshnet lascia ovviamente spazio a nuove strategie da parte della società. NordVPN sta già lavorando su implementazioni innovative per rafforzare la sua leadership come provider di sicurezza digitale.

Novità attese nel 2025:

  • Sviluppo di nuove funzionalità basate su intelligenza artificiale e machine learning per rilevare minacce cyber emergenti.
  • Miglioramenti delle app mobile, sia in termini di velocità sia di semplicità d’uso.
  • Potenziamento dei servizi di protezione dati e privacy per aziende e utenti professionali.
  • Collaborazioni strategiche con altri operatori del settore cybersecurity.

Secondo le anticipazioni filtrate, NordVPN mira a “concentrare gli sforzi sulle proprie eccellenze”, ovvero la protezione della privacy globale e la sicurezza per ogni tipologia di utente, ampliando progressivamente funzionalità e copertura geografica.

Sintesi finale e prospettive per la sicurezza online

In sintesi, la decisione di NordVPN di chiudere Meshnet dal 1° dicembre 2025 rappresenta una svolta significativa, specie per chi aveva costruito le proprie abitudini digitali proprio attorno a questa funzione. La chiusura sembra essere frutto di ponderate strategie di mercato e dell’analisi oggettiva dei numeri, senza impattare sulla continuità degli altri servizi core come VPN tradizionali, protezione malware e archiviazione sicura.

Gli utenti sono invitati ad informarsi sin d’ora sulle alternative disponibili a Meshnet, a trasferire eventualmente i dati e rivedere le proprie configurazioni di sicurezza. NordVPN, dal canto suo, promette la massima trasparenza e si prepara a lanciare nuove migliorie e servizi nel 2025, mantenendo alta la sua reputazione come provider leader nel settore della cybersecurity.

Nel prossimo anno sarà quindi cruciale monitorare sia le novità NordVPN 2025 sia l’evoluzione generale degli standard di accesso remoto e difesa digitale, per continuare a proteggere dati, dispositivi e identità in un mondo sempre più connesso e complesso.

Pubblicato il: 19 agosto 2025 alle ore 18:18

Redazione EduNews24

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