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L'Unione Europea pronta a vietare gli smartphone in classe
Scuola

L'Unione Europea pronta a vietare gli smartphone in classe

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l'Europa potrebbe mettere al bando gli smartphone nelle scuole primarie e nelle medie già a partire dal prossimo anno.

Sono troppi gli smartphone tra i banchi nelle classi scolastiche, con altrettante distrazioni che incidono sull'apprendimento e sul rendimento degli studenti, oltre agli ulteriori danni per la salute. Così è arrivata la richiesta per vietare l’utilizzo di telefoni cellulari nelle scuole primarie e secondarie, e la Commissione europea non esclude la possibilità di proporre agli Stati membri di vietare l’ingresso degli smartphone nelle scuole elementari e medie.

Con l’aiuto di Enset, l’ente contributivo per l’istruzione e la gioventù, la Commissione “sta raccogliendo prove e pratiche da tutta l’Ue sull’impatto dei divieti di telefonia mobile nelle scuole, e tutte le informazioni saranno disponibili a Bruxelles “per la fine del 2025”, spiega il commissario responsabile per l’Istruzione, Glenn Micallef, rispondendo all’interrogazione sollevata dai Greens, il partito dei Verdi promotore dell’iniziativa.

Secondo quanto emerge, la decisione dell’esecutivo comunitario di voler vederci chiaro dimostra l’intenzione di lavorare per salute e benessere dei più giovani. “La Commissione – continua Micallef – è a conoscenza degli effetti negativi delle distrazioni digitali e del tempo eccessivo passato davanti allo schermo, sia all’interno che all’esterno della scuola”. Risulta inoltre “particolarmente preoccupante” il tempo trascorso per gli smartphone durante le ore scolastiche, poiché i risultati del programma per la valutazione degli studenti internazionali mostrano un forte legame tra distrazione digitale e risultati di apprendimento”, continua il commissario, che cita i dati Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo in Europa.

Secondo le Ocse, il 65 per cento degli studenti ha riferito di essere distratto utilizzando dispositivi digitali in almeno alcune lezioni di matematica, a cui si si aggiunge un 59 per cento di tutti gli studenti di etù compresa tra e i 6 e 15 anni distratti da compagni intenti a utilizzare dispositivi portatili anziché seguire le lezioni. Quanti dichiarano di essere distratti sono anche coloro che, nella maggior parte dei casi, prendono voti più bassi.

E proprio sulla base di questi dati che si punta a un cambio radicale di rotta con la messa al bando di telefoni cellulari nelle scuole europee.

Di Natale Labia

Pubblicato il: 2 maggio 2025 alle ore 09:59

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