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NASpI scuola: INPS rassicura sui problemi SIISL
Lavoro

NASpI scuola: INPS rassicura sui problemi SIISL

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Indicazioni per i precari scolastici tra malfunzionamenti e garanzie sugli stipendi di disoccupazione

NASpI scuola: INPS rassicura sui problemi SIISL

Indice

  • Introduzione
  • La NASpI e il ruolo centrale dei precari nella scuola italiana
  • Il sistema SIISL: cos’è e come funziona
  • Le recenti segnalazioni di malfunzionamento
  • Dettaglio delle criticità: curriculum e Patto di attivazione
  • Reazioni dei lavoratori precari e sindacati della scuola
  • L’intervento di INPS: comunicazioni e rassicurazioni ufficiali
  • Le istruzioni di INPS: come devono agire i beneficiari NASpI
  • Patto di Servizio Personalizzato e il ruolo dei Centri per l’Impiego
  • Possibili evoluzioni e il quadro normativo per il 2025
  • Impatti sulle indennità NASpI e DIS-COLL: nessun rischio per i pagamenti
  • FAQ: domande frequenti dei precari sulla procedura NASpI
  • Conclusione e sintesi finale

Introduzione

L’anno scolastico 2024/2025 si è aperto tra numerose incertezze per il personale precario della scuola, divenuto ormai elemento strutturale nel sistema scolastico italiano. Un’ulteriore fonte di preoccupazione, di recente, è emersa con le segnalazioni di malfunzionamento della piattaforma digitale SIISL, gestita dall’INPS e snodo obbligato per le procedure legate alla NASpI scuola 2025 e a tutte le pratiche collegate allo stato di disoccupazione dei lavoratori temporanei. Preoccupazioni e ansie che si sono rapidamente diffuse sui social, sulle piattaforme sindacali e nei gruppi di confronto tra docenti e personale ATA. Da qui nasce l’esigenza di approfondire quanto accaduto, quali siano le reali conseguenze e soprattutto quali garanzie siano offerte da INPS sui pagamenti delle prestazioni di disoccupazione come NASpI e DIS-COLL.

La NASpI e il ruolo centrale dei precari nella scuola italiana

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) rappresenta una delle tutele fondamentali per i lavoratori della scuola a tempo determinato, in particolare per i cosiddetti "precari", che ogni anno terminano il proprio servizio tra giugno e settembre, e si trovano a fare i conti con la disoccupazione involontaria. Negli ultimi anni, il numero di richieste NASpI scuola si è stabilizzato su livelli molto elevati: secondo le stime del Ministero dell’Istruzione, oltre 350mila persone tra docenti, insegnanti di sostegno, educatori e personale ATA accedono annualmente all’indennità NASpI al termine dei contratti.

La platea di lavoratori coinvolti è vasta e composita, composta sia da giovani alle prime esperienze sia da professionisti che, per questioni di turnover o di mancanza di cattedre disponibili, vivono la precarietà lavorativa in modo ricorrente. La stabilità della procedura di accesso alla NASpI, e la puntualità dei relativi pagamenti, rappresentano quindi una questione sociale di primaria importanza.

Il sistema SIISL: cos’è e come funziona

Il SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) rappresenta la principale piattaforma digitale adottata dall’INPS per la gestione dei percorsi di inclusione lavorativa e per l’adempimento degli obblighi digitali legati alla fruizione della NASpI.

Attraverso SIISL, i beneficiari della NASpI scuola sono chiamati a compilare alcuni step fondamentali:

  • il curriculum vitae, volto a fornire un quadro aggiornato delle proprie competenze;
  • il Patto di attivazione digitale, documento che formalizza la disponibilità attiva del beneficiario nelle iniziative di ricerca lavoro;
  • il successivo Patto di Servizio Personalizzato, da finalizzare presso il Centro per l’Impiego.

Queste procedure digitali sono obbligatorie dal 2022, nell’ambito delle politiche di attivazione condizionata delle prestazioni di disoccupazione, secondo i dettami della normativa nazionale e delle direttive europee sull’occupazione attiva.

Le recenti segnalazioni di malfunzionamento

Tra giugno e luglio 2025, l’INPS ha ricevuto centinaia di segnalazioni riguardanti l’impossibilità di accedere correttamente ad alcune funzioni della piattaforma SIISL. Secondo le testimonianze raccolte, i problemi hanno interessato in particolare:

  • la compilazione e l’aggiornamento del curriculum vitae;
  • le difficoltà tecniche nell’invio del Patto di attivazione digitale;
  • il salvataggio dei dati inseriti e l’accesso mediante SPID o altre credenziali di autenticazione.

Molti utenti, al termine del contratto scolastico e nella fase di richiesta dell’indennità NASpI scuola 2025, hanno denunciato di essere bloccati già ai primi passaggi, con schermate di errore persistenti o moduli che risultavano non più editabili. Alcuni hanno provato a risolvere autonomamente disinstallando e reinstallando i software, altri si sono rivolti alla consulenza sindacale o ai numeri verdi dell’INPS, ricevendo però risposte interlocutorie.

Dettaglio delle criticità: curriculum e Patto di attivazione

Le due aree maggiormente critiche segnalate dagli utenti SIISL sono risultate la compilazione del curriculum e l’invio del Patto di attivazione digitale. Entrambi i passaggi sono previsti dalla normativa come requisiti necessari per il perfezionamento della richiesta NASpI scuola e delle prestazioni assimilate. Tuttavia, i bug della piattaforma, tra cui il mancato salvataggio dei dati e la casuale cancellazione delle modifiche, hanno indotto molti precari a temere non solo l’allungamento dei tempi burocratici ma anche il rischio di esclusione dal beneficio NASpI o, peggio, il pericolo di incorrere in sanzioni amministrative dovute alla mancata esecuzione degli obblighi.

Ancor più incerto appariva per molti il destino del Patto di attivazione digitale, passaggio ponte tra l’iniziale domanda NASpI e il successivo Patto di Servizio Personalizzato con i Centri per l’Impiego.

Reazioni dei lavoratori precari e sindacati della scuola

Il timore di perdere il diritto alla NASpI scuola ha animato in maniera vivace le discussioni sui principali canali dedicati ai precari scolastici, dai forum online ai gruppi social dedicati e agli sportelli sindacali. I sindacati di categoria, a loro volta, hanno sollecitato un chiarimento ufficiale da parte di INPS e Ministero del Lavoro, sottolineando il disagio di una categoria già soggetta a precarietà strutturale. Alcuni operatori sindacali hanno anche segnalato casi di disservizi agli sportelli digitali regionali e chiesto correttivi urgenti alla piattaforma SIISL per evitare che l’inefficienza tecnologica potesse andare a discapito dell’anello più debole della scuola: i lavoratori a termine.

L’intervento di INPS: comunicazioni e rassicurazioni ufficiali

A fronte delle numerose segnalazioni, INPS ha diramato una comunicazione ufficiale nella quale si dà atto delle difficoltà tecniche emerse nella piattaforma SIISL, rassicurando però con chiarezza che tali problematiche non hanno alcun impatto sui pagamenti delle indennità NASpI per i lavoratori precari della scuola, né sulle misure di sostegno collegate come la DIS-COLL.

Più specificamente, l’INPS ha precisato che il mancato perfezionamento digitale del curriculum vitae o del Patto di attivazione, qualora derivi da malfunzionamenti tecnici provati della piattaforma SIISL, non comporterà in alcun modo la sospensione del pagamento delle indennità di disoccupazione o l’attivazione di sanzioni a carico dei richiedenti. L’ente previdenziale ha inoltre invitato tutti i beneficiari a conservare eventuali schermate di errore o mail di segnalazione per dimostrare la propria diligenza nell’adempimento degli obblighi richiesti.

Le istruzioni di INPS: come devono agire i beneficiari NASpI

Secondo le ultime istruzioni fornite da INPS, il suggerimento per i precari della scuola che incontrano problemi nell’adempimento digitale tramite SIISL è quello di:

  • Verificare in ogni caso la ricezione del Patto di Servizio Personalizzato presso il Centro per l’Impiego di competenza;
  • Conservare traccia delle difficoltà tecniche incontrate, anche mediante screenshot o e-mail di segnalazione;
  • Rivolgersi agli sportelli INPS territoriali o tramite il servizio "INPS Risponde" per eventuali chiarimenti individuali;
  • Proseguire, se possibile, con i processi successivi, in attesa della risoluzione dei bug tecnici da parte dell’ente gestore.

Il messaggio chiave è chiaro: la mancata compilazione a causa di malfunzionamento del sistema non comporta penalizzazioni, purché il lavoratore dimostri di essersi attivato. L’INPS sta lavorando a implementazioni in grado di rendere più stabile e intuitiva la piattaforma SIISL.

Patto di Servizio Personalizzato e il ruolo dei Centri per l’Impiego

Al di là degli obblighi digitali introdotti a livello centrale, resta comunque determinante il momento dell’appuntamento presso il Centro per l’Impiego, nel corso del quale viene firmato il cosiddetto Patto di Servizio Personalizzato. Questo documento, sottoscritto in modalità fisica o telematica, è il vero elemento di raccordo tra domanda di NASpI, obblighi di attivazione e servizi pubblici per il lavoro.

Il Patto di Servizio Personalizzato detterà le linee guida per la partecipazione alle iniziative di reinserimento e formazione, e rappresenta la garanzia definitiva che l’assistito sia in carico ai servizi per l’impiego e pienamente in regola agli occhi dell’INPS. È su questo atto che i Centri per l’Impiego fondano la verifica di regolarità dell’indennità NASpI, e non su eventuali salti o blocchi legati ai passaggi digitali intermedi.

Per questo motivo la raccomandazione ufficiale dell’INPS, in caso di problemi tecnici su SIISL, è di non trascurare la convocazione presso il Centro per l’Impiego e di rivolgersi con tempestività agli operatori.

Possibili evoluzioni e il quadro normativo per il 2025

Le criticità emerse nella gestione della piattaforma SIISL rappresentano un banco di prova importante per la digitalizzazione dei servizi pubblici in ambito scolastico e previdenziale. Il nuovo contratto scuola 2025 e l’evoluzione della normativa NASpI potrebbero portare a modifiche non solo sulla durata e gli importi delle indennità, ma anche sulle modalità di gestione delle stesse.

Il dialogo già avviato tra INPS, Ministero del Lavoro e enti regionali punta ora a rafforzare la collaborazione tra sistemi informativi centralizzati (come SIISL) e reti fisiche dei Centri per l’Impiego, per garantire servizi stabili e trasparenti. Restano particolarmente attenzionati i rischi connessi alla digital divide, che ancora penalizzano parte del personale ATA e docente, specie nelle aree rurali o periferiche poco servite dalla banda larga.

Impatti sulle indennità NASpI e DIS-COLL: nessun rischio per i pagamenti

Il punto centrale ribadito dagli esperti INPS riguarda la totale assenza di rischio sulla regolarità dei pagamenti delle prestazioni NASpI e DIS-COLL per i precari scuola 2025. Come reso noto dall’ente, il sistema di calcolo e accredito dei pagamenti resta legato all’avvenuta accettazione della domanda da parte dell’INPS e alla corretta registrazione del Patto di Servizio Personalizzato presso il Centro per l’Impiego, mentre gli obblighi digitali su SIISL, ove impediti da cause tecniche non imputabili ai beneficiari, non sono causa di sospensione né di sanzioni.

Restano invece in vigore le comuni regole di diligenza e trasparenza, ed è auspicabile che i lavoratori in difficoltà si attivino tempestivamente per comunicare eventuali problemi, anzitutto presso l’INPS e a seguire con i propri referenti sindacali.

FAQ: domande frequenti dei precari sulla procedura NASpI

*Chi non riesce a compilare il curriculum SIISL perderà la NASpI?*

No, purché i problemi siano tecnici e segnalati ufficialmente.

*È necessario firmare il Patto di Servizio Personalizzato?*

Sì, non appena ricevuta la convocazione dal Centro per l’Impiego.

*Le sanzioni economiche sui pagamenti sono applicate in caso di blocco piattaforma?*

No, nessuna sanzione legata a malfunzionamenti SIISL documentati.

*Come segnalo all’INPS il problema?*

Tramite mail, INPS Risponde o presso la sede territoriale.

Conclusione e sintesi finale

In conclusione, il caso della piattaforma SIISL e delle difficoltà tecniche che hanno coinvolto migliaia di lavoratori della scuola precari evidenzia quanto la digitalizzazione dei servizi pubblici sia una sfida ancora aperta. Tuttavia, le rassicurazioni ufficiali fornite dall’INPS offrono una fondamentale garanzia: nessun malfunzionamento tecnico impedirà la liquidazione delle indennità NASpI scuola 2025, né comporterà l’applicazione di sanzioni amministrative o sospensioni dei pagamenti.

L’invito alle lavoratrici e ai lavoratori è quello di mantenere la massima attenzione alle comunicazioni istituzionali, partecipare attivamente agli appuntamenti presso i Centri per l’Impiego e non esitare a documentare e segnalare ogni difficoltà incontrata sui sistemi digitali. Solo una collaborazione efficace tra beneficiari, enti previdenziali e servizi territoriali può garantire il pieno godimento dei diritti e la protezione contro l’incertezza che già caratterizza la condizione dei precari della scuola italiana.

Pubblicato il: 22 luglio 2025 alle ore 15:30

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