NASpI: decurtazione del 25% senza corsi obbligatori
Indice
- Introduzione: Cosa prevede il nuovo sistema NASpI
- Il decreto ministeriale 174/2024: digitalizzazione e tracciabilità
- Destinatari: Chi deve rispettare le nuove regole NASpI
- D.Lgs. 150/2015 e le politiche attive del lavoro
- Obbligo di iscrizione sulla piattaforma SIISL
- Il Patto di Servizio Personalizzato e la centralità del Centro per l’Impiego
- Formazione obbligatoria: corsi e percorsi di politica attiva
- Sanzioni e penalità: dal taglio NASpI del 25% alla decadenza totale
- Focus Lombardia: la nota informativa regionale sul taglio NASpI
- Suggerimenti operativi per il personale scolastico precario
- Conclusioni: attenzione agli obblighi per evitare sanzioni
Introduzione: Cosa prevede il nuovo sistema NASpI
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è l’ammortizzatore sociale che tutela chi ha perso il lavoro involontariamente. Tuttavia, a partire dal 2024, un’importante stretta normativa modifica le condizioni di accesso e mantenimento dell’indennità di disoccupazione anche per il personale scolastico precario. Il recente decreto ministeriale 174 del 21 novembre 2024 ha istituito un sistema digitalizzato di gestione che coinvolge non solo lavoratori tradizionali, ma anche docenti e personale ATA a tempo determinato. L’attenzione è alta, perché chi non rispetta le regole rischia tagli importanti: la decurtazione NASpI del 25% sulla mensilità in caso di mancata partecipazione a corsi di formazione obbligatori o percorsi di politica attiva del lavoro. In questo scenario, conoscere le nuove disposizioni, le tempistiche e gli adempimenti risulta fondamentale, soprattutto a fronte della concreta possibilità di penalizzazioni e decadenze.
Il decreto ministeriale 174/2024: digitalizzazione e tracciabilità
L’applicazione delle nuove regole parte proprio dal decreto ministeriale 174 2024 NASpI, con cui il Ministero del Lavoro ha introdotto un sistema digitale per la gestione e il monitoraggio degli aventi diritto. Questo significa:
- Piena tracciabilità di ogni azione del beneficiario;
- Inviti, convocazioni e obblighi comunicati attraverso piattaforma;
- Controllo puntuale delle presenze ai corsi o alle attività di politica attiva;
- Obbligo di utilizzo di strumenti online per la gestione della propria posizione.
Questa rivoluzione coinvolge tutti i beneficiari NASpI, ma assume un ruolo particolarmente stringente per il personale scolastico precario, dato il nuovo obbligo di assolvimento dei percorsi di aggiornamento o di reinserimento lavorativo.
Destinatari: Chi deve rispettare le nuove regole NASpI
Le nuove normative investono trasversalmente i lavoratori percettori NASpI, ma è il mondo scuola ad essere coinvolto con particolare attenzione:
- Docenti precari alla fine di un contratto a tempo determinato (supplenti annuali o temporanei);
- Personale ATA precario, a cui spetta il trattamento NASpI dopo la cessazione dell’incarico temporaneo.
Per entrambi, il rispetto delle nuove disposizioni è tassativo: la non adesione ai patti o la mancata partecipazione ai corsi determina, come effetto immediato, l’applicazione delle sanzioni NASpI mancata formazione.
D.Lgs. 150/2015 e le politiche attive del lavoro
Alla base del sistema sanzionatorio e degli obblighi, vi è il D.Lgs. 150/2015, che disciplina le politiche attive per il lavoro. Gli articoli di riferimento obbligano il beneficiario NASpI a:
- Rispondere a tutte le convocazioni del Centro per l’Impiego;
- Firmare e rispettare gli impegni previsti dal Patto di Servizio Personalizzato;
- Collaborare attivamente nei percorsi di qualificazione, riqualificazione o reinserimento;
- Aggiornare costantemente la propria posizione sulla piattaforma digitale designata (SIISL).
La ratio è orientata a responsabilizzare il lavoratore, responsabilizzandolo nell’attuazione di un percorso attivo, pena la penalità indennità disoccupazione scuola che si traduce in riduzione economica.
Obbligo di iscrizione sulla piattaforma SIISL
Per ottenere la NASpI, ogni lavoratore precario della scuola deve registrarsi sulla piattaforma SIISL NASpI (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), che diventa il fulcro di tutte le comunicazioni formali tra beneficiari e amministrazione.
Come iscriversi?
- Accedere con SPID/CIE sul portale dedicato;
- Creare o aggiornare il proprio profilo professionale inserendo esperienze, titoli e preferenze;
- Sottoscrivere digitalmente il Patto di Servizio e monitorare le convocazioni;
- Partecipare a corsi e percorsi online proposti direttamente dalla piattaforma.
L’iscrizione è il prerequisito per proseguire con la NASpI: nessuna registrazione equivale a nessun diritto all’indennità. La piattaforma, inoltre, traccia la frequenza e l’approccio attivo del destinatario, base su cui scattano i controlli e le sanzioni.
Il Patto di Servizio Personalizzato e la centralità del Centro per l’Impiego
Elemento chiave del nuovo sistema, il Patto di Servizio Personalizzato NASpI è un vero e proprio contratto tra lavoratore e pubblica amministrazione. Presso il Centro per l’Impiego, al termine dell’iscrizione sulla SIISL, viene stilato un percorso Individuale che prevede:
- Impegni precisi in termini di partecipazione a incontri e servizi;
- Accettazione delle offerte di lavoro congrue;
- Obbligo di presenza ai corsi di formazione o orientamento individuati dal Centro.
La mancata sottoscrizione o il mancato rispetto degli impegni contenuti nel Patto generano, per normativa, la decurtazione NASpI 25% mensilità, ovvero il primo livello di penalità.
Formazione obbligatoria: corsi e percorsi di politica attiva
Uno degli assi portanti introdotti dal decreto 174/2024 è la formazione obbligatoria. Le regole obblighi NASpI personale scolastico precario sottolineano come sia indispensabile:
- Partecipare a corsi di formazione professionale offerti dai Centri per l’Impiego;
- Accettare proposte di tirocini o reinserimento lavorativo (dove disponibili);
- Intraprendere percorsi di politica attiva selezionati in base al profilo occupazionale.
Questi corsi sono finalizzati ad aggiornare o riqualificare il lavoratore, increasing le possibilità di reinserimento. Chi si sottrae (senza giustificato motivo) alla convocazione viene subito segnalato: la sanzione NASpI mancata formazione opera dopo la prima assenza ingiustificata.
Sanzioni e penalità: dal taglio NASpI del 25% alla decadenza totale
Il sistema sanzionatorio collegato alla mancata partecipazione ai corsi obbligatori, ai percorsi di politica attiva o al rispetto degli appuntamenti previsti si articola su tre livelli:
- Prima assenza ingiustificata: taglio NASpI 25% della mensilità in pagamento;
- Seconda assenza: perdita totale della mensilità in corso;
- Terza assenza: decadenza NASpI corsi formazione, ovvero perdita definitiva del diritto.
Queste misure sono cumulative e a progressiva severità: il lavoratore che colleziona anche una sola ulteriore assenza dopo la prima, si espone al rischio reale di decadenza. Di fronte ad una misura tanto stringente, la partecipazione attiva non è solo un’opzione, ma un obbligo imprescindibile.
Focus Lombardia: la nota informativa regionale sul taglio NASpI
La Regione Lombardia si è già resa protagonista nell’attuazione locale delle nuove regole, pubblicando una nota informativa NASpI Lombardia con dettagli operativi:
- Reminder automatici agli utenti registrati sulla piattaforma SIISL;
- Aggiornamento delle procedure di convocazione ai corsi e ai colloqui;
- Procedure digitali uniformate rispetto al decreto ministeriale 174/2024.
La comunicazione regionale ha l’obiettivo di informare (e responsabilizzare) con chiarezza tutto il personale scolastico precario, facendo emergere l’urgenza di rispettare gli obblighi per evitare di incorrere nelle penalità sopra descritte.
Suggerimenti operativi per il personale scolastico precario
In un sistema sempre più digitalizzato, per evitare il taglio NASpI 25%, è fondamentale:
- Controllare frequentemente la piattaforma SIISL per eventuali notifiche, avvisi o convocazioni.
- Rispondere tempestivamente a tutte le comunicazioni del Centro per l’Impiego, anche via email o SMS.
- Partecipare a ogni iniziativa formativa assegnata come obbligatoria, documentando eventuali impedimenti per iscritto.
- Conservare tutte le ricevute e le evidenze di presenza ai corsi o alle attività organizzate.
Questi accorgimenti permettono di affrontare con serenità il periodo di percezione della NASpI, tutelandosi rispetto ai rischi di decurtazione o decadenza.
Conclusioni: attenzione agli obblighi per evitare sanzioni
Il nuovo impianto normativo, introdotto dal decreto ministeriale 174/2024, traccia una strada di rigore e tracciabilità: l’accesso alla NASpI non è più soltanto un diritto passivo, ma presuppone un’attività costante, digitale e formativa da parte del beneficiario. In particolare, il personale scolastico precario deve porre la massima attenzione nel rispettare ogni obbligo: iscrizione su SIISL, sottoscrizione e rispetto del Patto di Servizio, partecipazione ai corsi di formazione e alle iniziative di politica attiva. Basta una mancata presenza non giustificata per subire la decurtazione NASpI 25%, e successive assenze portano a sanzioni sempre più gravi, fino alla perdita totale dell’indennità.
In questo scenario, l’informazione e l’aggiornamento continuo sono le uniche difese per evitare spiacevoli sorprese. Chi opera nel settore scolastico, e chi ha contratti a termine, è invitato a restare costantemente informato e attivo. La conoscenza delle regole è oggi la prima vera tutela del proprio diritto e la migliore garanzia contro errori, dimenticanze o sanzioni. Non resta che farsi trovare pronti all’appuntamento con le nuove regole della NASpI, sfruttando la digitalizzazione per trasformare un obbligo in un’opportunità di crescita personale e professionale.