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Il Governo abbassa l'Iva al 5 per cento per le Opere d'Arte
Editoriali

Il Governo abbassa l'Iva al 5 per cento per le Opere d'Arte

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"Missione compiuta", ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, mentre il presidente della commissione al Senato, Roberto Marti, sottolinea che si tratta di "un risultato epocale". "L'Italia vince nell'economia della bellezza", ha affermato invece Alessandro Amorese capogruppo di Fratelli d'Italia nella VII commissione alla Camera.

Anche in Italia introdurrà l’Iva agevolata sulle opere d’arte al 5 per cento. Era una misura tanto attesa e sperata dagli operatori di settore  che sta per diventare realtà. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato venerdì 20 giugno il decreto legge “Disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese nonché interventi di carattere sociale in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali” che, tra le varie misure, include la riduzione dell’Iva per il mercato dell’arte che passa dal 22 al 5 per cento, allineandosi quindi ai regimi in vigore in Francia e in Germania. Si tratterà dell’aliquota più bassa d’Europa, ancor più della Germania che applica il 7 e della Francia dove l’aliquota è del 5,5.

L’annuncio è stato dato oggi nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, da parte dello stesso ministro Alessandro Giuli, il quale ha espresso notevole soddisfazione per il risultato raggiunto. “Missione compiuta”, ha detto. “Finalmente l’Iva sulle opere d’arte scende al 5 per cento dal 22. Un risultato storico ottenuto anche con la forza della politica e del Parlamento che hanno innescato e contribuito a realizzare questo processo”.

“L’abbassamento dell’Iva sulle opere d’arte al 5 per cento”, sottolinea Roberto Marti  della Lega, presidente della Commissione Cultura del Senato, “è un risultato epocale per l’Italia, frutto di uno sforzo corale che come presidente della commissione Cultura del Senato ho iniziato a pochi mesi dall’avvio di questa legislatura con l’esame di un disegno di legge a mia firma. Quindi, non posso che esprime soddisfazione per il lavoro del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti che determina equità nei confronti dell’Italia finora penalizzata dall’attuale aliquota IVA al 22 per cento rispetto a Paesi come la Francia e la Germania, a cui non potevamo lasciare un vantaggio competitivo così notevole in un settore quale il commercio dell’arte che è strategico per il nostro Paese e impegna un grande numero di professionalità. Il prossimo obiettivo per la creazione di un ecosistema dell’arte forte dev’essere la semplificazione della nostra normativa sulla circolazione dei beni culturali. Senza abbassare in alcun modo la soglia di tutela nazionale, dobbiamo avvicinare la regolamentazione italiana alla media europea nell’interesse dell’Italia”.

“Oggi l’Italia mette la freccia”, dice Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura alla Camera. “Anche per il mercato dell’arte torna all’avanguardia. Quando l’Italia combatte ad armi pari nell’economia della bellezza non può che stravincere”.

Natale Labia

Pubblicato il: 22 giugno 2025 alle ore 13:01

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