Scandalo assenteismo all’alberghiero di Foggia: 33 indagati
Indice
- Introduzione e contestualizzazione del caso
- I dettagli dell’inchiesta: assenteismo di massa e false timbrature
- Il ruolo della Guardia di Finanza e della Procura di Foggia
- Il sistema delle timbrature false nella pubblica amministrazione
- Le conseguenze sull’Istituto professionale e sul personale
- Il caso specifico del servizio di disinfestazione non realizzato
- Reazioni delle istituzioni e della comunità scolastica
- Implicazioni legali e disciplinari
- Approfondimento: il fenomeno dell’assenteismo nella scuola italiana
- Prevenzione e possibili soluzioni per il futuro
- Conclusione e sintesi
Introduzione e contestualizzazione del caso
Il fenomeno dell’assenteismo nella pubblica amministrazione italiana torna sotto i riflettori a seguito di una vasta indagine che ha coinvolto l’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Foggia. Nella giornata del 26 giugno 2025, la Guardia di Finanza di Vieste, coordinata dalla Procura di Foggia, ha reso noto che ben 33 persone sono indagate per assenteismo di massa all’interno dell’istituto. L’inchiesta, che coinvolge sia personale docente che amministrativo, ha portato alla luce una complessa rete di false timbrature e assenze ingiustificate, riflettendo un problema sistemico che mina gravemente la fiducia nella scuola e nella pubblica amministrazione.
Il caso ha avuto un’eco nazionale per la sua gravità e per le modalità con cui si è perpetrato il comportamento illecito. L’assenteismo nella scuola, soprattutto quando coinvolge un numero così elevato di dipendenti, rappresenta una minaccia alla qualità del servizio pubblico e solleva importanti interrogativi sulle responsabilità individuali e sull’efficacia dei controlli interni.
I dettagli dell’inchiesta: assenteismo di massa e false timbrature
Secondo quanto emerso dall’indagine, i dipendenti dell’istituto alberghiero di Foggia si sarebbero spesso allontanati dal luogo di lavoro senza alcuna giustificazione, maturando così giornate di assenza non rilevate come tali grazie alla complicità di chi si occupava di gestire il sistema di rilevazione delle presenze. Le false timbrature rappresentano solo la punta dell’iceberg di un modus operandi consolidato nel tempo e reso possibile da una diffusa tolleranza verso pratiche che violano apertamente i principi di responsabilità e diligenza lavorativa.
Le risultanze investigative mostrano come per mesi – in taluni casi forse anche per anni – sia stato favorito un clima di impunità: diversi membri del personale, con ruoli anche di responsabilità interna, si sono prestati a coprire le assenze dei colleghi, timbrando il badge al loro posto o omettendo di segnalare anomalie. Questa situazione ha reso quanto mai attuali i dibattiti su come venga percepito il dovere di servizio nella pubblica amministrazione e sull’impatto che tali comportamenti possono generare sulla reputazione della scuola locale.
Il ruolo della Guardia di Finanza e della Procura di Foggia
La Guardia di Finanza di Vieste, su mandato della Procura di Foggia, ha condotto indagini accurate servendosi di strumenti di videosorveglianza, accertamenti documentali e incroci delle presenze con testimonianze raccolte sia all’interno che all’esterno dell’istituto. Gli inquirenti, specializzati in reati contro la pubblica amministrazione, hanno ricostruito nei dettagli i passaggi che hanno consentito la perpetrazione delle assenze ingiustificate.
Le attività investigative sono state caratterizzate dalla massima riservatezza, ma ciò non ha impedito alla notizia di destare scalpore non solo nel foggiano, ma anche a livello nazionale. L’indagine, inoltre, si inserisce nell’ambito di più ampie strategie di contrasto alla corruzione e ai reati contro l’erario, essendo le timbrature false nella scuola una delle forme più comuni di truffa nei confronti della pubblica amministrazione.
Il sistema delle timbrature false nella pubblica amministrazione
Quella delle timbrature false nella pubblica amministrazione è una prassi purtroppo tristemente nota in Italia e spesso oggetto di severe campagne di controllo da parte degli organi competenti. Nel caso dell’istituto di Foggia, il sistema informatico per la rilevazione delle presenze era stato manipolato grazie alla complicità dell’addetto incaricato, che avrebbe agevolato l’inserimento di dati alterati per “coprire” le assenze dei colleghi.
Nel dettaglio, emerge che:
- I badge venivano fatti passare più volte dalla stessa persona, o affidati fisicamente a un collega di fiducia.
- Gli orari di ingresso e uscita venivano manipolati a posteriori quando necessario.
- In alcuni casi è stato accertato il mancato svolgimento delle ore lavorative dovute.
L’abitudine di ricorrere a timbrature false nella scuola comporta un danno economico notevole, sia per i fondi pubblici sprecati che per il basso rendimento lavorativo derivante dall’assenza sistematica di parte del personale.
Le conseguenze sull’Istituto professionale e sul personale
L’esplosione del caso ha avuto effetti devastanti sull’immagine e sulla coesione interna dell’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Foggia. Le famiglie degli studenti e la comunità locale esprimono preoccupazione per la qualità del servizio scolastico offerto, mentre i dipendenti non coinvolti nelle indagini si trovano a dover fronteggiare una pesante ondata di sfiducia collettiva.
In termini di gestione interna, la procura di Foggia per assenteismo scolastico ha già predisposto i primi atti ispettivi e il dirigente scolastico si è impegnato a collaborare pienamente con gli inquirenti e le autorità amministrative.
La vicenda rischia inoltre di ripercuotersi negativamente sulle future iscrizioni e sulle collaborazioni esterne, alimentando una percezione generale di disagio e incertezza.
Il caso specifico del servizio di disinfestazione non realizzato
Uno degli aspetti più rilevanti dell’inchiesta, che va oltre le singole responsabilità individuali, è quello relativo a un servizio di disinfestazione non realizzato, per cui tre persone sono state segnalate per truffa. Le indagini hanno accertato che, nonostante la prevista disinfestazione dei locali scolastici fosse stata regolarmente fatturata e pagata con fondi della scuola, la prestazione non sarebbe mai avvenuta.
Questo episodio si inserisce in un più ampio quadro di truffa all’istituto di enogastronomia di Foggia, aggravando il profilo di illecito amministrativo e penale contestato agli indagati e sottolineando l’esigenza di controlli ancor più rigorosi sugli appalti e sulle forniture alle scuole pubbliche.
Sintesi delle truffe contestate:
- Presentazione di documenti falsificati per l’avvenuta disinfestazione.
- Emissione e incasso di fatture per servizi mai prestati.
- Complicità tra personale interno ed esterno per aggirare i controlli amministrativi.
Reazioni delle istituzioni e della comunità scolastica
Le reazioni delle istituzioni non si sono fatte attendere: il Ministero dell’Istruzione ha annunciato l’invio di un’ispezione approfondita e la riqualificazione dei sistemi interni di controllo delle presenze. Anche il Comune di Foggia e le autorità regionali stanno valutando misure straordinarie per evitare il ripetersi di simili fenomeni.
Dal canto suo, la comunità scolastica, formata da studenti, docenti non indagati e famiglie, esprime delusione e sconcerto per quanto accaduto. I rappresentanti dei genitori hanno chiesto chiarezza, responsabilità e trasparenza, mettendo in guardia sui potenziali effetti negativi che la vicenda potrebbe avere sulla reputazione degli studenti diplomati in uscita dal prestigioso istituto alberghiero.
Implicazioni legali e disciplinari
A carico degli indagati si prefigurano diversi procedimenti, sia di natura penale che amministrativa. Le contestazioni spaziano dal reato di truffa ai danni della pubblica amministrazione all’abuso d’ufficio, fino alla possibilità di licenziamento disciplinare per giusta causa. La Procura della Repubblica di Foggia ha già disposto misure cautelari volte a impedire ulteriori manomissioni dei sistemi informatici fino a conclusione delle indagini.
L’aspetto legale riguarda anche eventuali risarcimenti per danni d’immagine e pecuniari subiti dall’istituto. Non si escludono procedimenti accessori presso la Corte dei Conti per il recupero delle somme indebitamente percepite dai dipendenti assenteisti.
Approfondimento: il fenomeno dell’assenteismo nella scuola italiana
Il caso del “istituto alberghiero Foggia scandalo” porta ancora una volta alla ribalta il tema dell’assenteismo nella scuola italiana, fenomeno che secondo recenti ricerche interessa, seppur con incidenza variabile, numerose realtà territoriali. Le motivazioni addotte dai protagonisti vanno dalla necessità di gestire impegni personali all’incapacità di conciliare la contemporaneità dei compiti assegnati, ma nessuna di esse giustifica pratiche fuori dalla legalità.
Gli esperti segnalano che, oltre al danno economico diretto, l’assenteismo cronico favorisce la disorganizzazione didattica, ritarda lo svolgimento dei programmi e influenza negativamente il clima motivazionale dei colleghi e degli studenti.
Prevenzione e possibili soluzioni per il futuro
Prevenire l’assenteismo nella scuola e nella pubblica amministrazione richiede un approccio integrato che combina strumenti tecnologici, formazione etica e controlli efficaci. Tra le soluzioni possibili suggerite dagli esperti emergono:
- L’adozione di sistemi digitali biometrici per il rilevamento delle presenze.
- Rotazione periodica degli incarichi di gestione delle timbrature.
- Aumento delle verifiche ispettive a sorpresa sia interne che esterne.
- Diffusione di una cultura della responsabilità anche attraverso corsi di aggiornamento obbligatori in etica pubblica.
- Collaborazione costante tra scuola, enti locali e forze dell’ordine.
Queste linee guida, se applicate con serietà, possono contribuire a restituire centralità al merito, alla trasparenza e al rispetto delle regole.
Conclusione e sintesi
Il clamoroso caso delle 33 persone indagate per assenteismo di massa nell’istituto professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera di Foggia rappresenta un duro colpo per l’immagine dell’istruzione pubblica locale e nazionale. Oltre all’amarezza per la scoperta di false timbrature scuola e truffe, questa vicenda offre uno spunto di riflessione su quanto sia urgente riformare i sistemi di controllo, sanzionare adeguatamente i comportamenti illeciti e ricostruire una cultura del dovere e dell’etica professionale.
Solo attraverso responsabilità condivisa, innovazione organizzativa e trasparenza sarà possibile riportare la scuola, e la pubblica amministrazione nel suo complesso, al livello di fiducia e credibilità che cittadini, studenti e famiglie meritano.