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Riconferma dei Supplenti di Sostegno per il 2025/26: Guida Completa alla Fase Zero dell’Algoritmo e alle Nuove Istruzioni Ministeriali

Riconferma dei Supplenti di Sostegno per il 2025/26: Guida Completa alla Fase Zero dell’Algoritmo e alle Nuove Istruzioni Ministeriali

Tutela della continuità didattica nella scuola italiana: tutte le novità, passaggi burocratici, ruoli di famiglie e docenti e i dettagli della nota ministeriale sulla fase zero

Riconferma dei Supplenti di Sostegno per il 2025/26: Guida Completa alla Fase Zero dell’Algoritmo e alle Nuove Istruzioni Ministeriali

Indice

  1. Introduzione
  2. Il contesto normativo: dal DM 32/2025 alle ultime direttive
  3. Obiettivo della fase zero: garantire la continuità docente alunni
  4. La nota ministeriale del 7 maggio 2025: cosa prevede
  5. Le scadenze importanti e il ruolo delle famiglie
  6. Il Dirigente Scolastico tra valutazione e gestione delle richieste
  7. Il procedimento di riconferma per i docenti supplenti di sostegno
  8. Il controllo da parte degli Uffici Scolastici
  9. La posizione dei sindacati e le prospettive future
  10. Criticità e possibili soluzioni operative
  11. Sintesi finale e consigli pratici

Introduzione

La riconferma dei supplenti di sostegno per l’anno scolastico 2025/26 rappresenta un tema cruciale per garantire la qualità dell’inclusione scolastica in Italia. L’obiettivo centrale delle nuove disposizioni, come specificato nella recente *nota del Ministero* del 7 maggio 2025, è assicurare la continuità docente-alunno, ovvero impedire che il cambio frequente di insegnanti possa penalizzare studenti con disabilità e bisogni educativi speciali.

Il contesto normativo: dal DM 32/2025 alle ultime direttive

La cornice normativa di riferimento per il prossimo anno scolastico è il DM n. 32 del 26 febbraio 2025, emanato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (*Ministero istruzione DM 32 2025*). Tale decreto disciplina criteri, modalità e tempistiche per assicurare la riconferma dei supplenti sostegno 2025/26 e per il funzionamento della cosiddetta fase zero dell’algoritmo sostegno. L’intento è prevenire discontinuità didattiche che, come sottolineato da molti studi, influiscono negativamente sull’apprendimento e sullo sviluppo sociale degli alunni coinvolti.

Il DM risponde anche alle sollecitazioni di famiglie e associazioni che, negli ultimi anni, hanno evidenziato la necessità di una maggiore stabilità delle figure educative nella scuola.

Obiettivo della fase zero: garantire la continuità docente alunni

La fase zero dell’algoritmo rappresenta il momento iniziale e prioritario nella procedura di assegnazione delle supplenze di sostegno. La logica sottesa è semplice e fondamentale: prima di avviare il consueto algoritmo di attribuzione dei posti vacanti, si verifica la sussistenza delle condizioni per la riconferma dei docenti supplenti che hanno già seguito lo stesso alunno nell’anno precedente.

Questa scelta risponde all’esigenza di assicurare:

  • la *continuità didattica*, fondamentale per gli studenti con disabilità;
  • il mantenimento di una relazione educativa consolidata;
  • la valorizzazione dell’esperienza maturata dal docente supplente;
  • la tutela del benessere psico-emotivo degli alunni e delle loro famiglie.

Le normative e le istruzioni operative pongono quindi al centro la figura dell’alunno, con l’obiettivo di garantire un percorso scolastico il più possibile sereno e produttivo.

La nota ministeriale del 7 maggio 2025: cosa prevede

Il principale riferimento operativo per il prossimo anno scolastico è la nota del Ministero inviata agli Uffici Scolastici il 7 maggio 2025 (*nota Ministero continuità sostegno 2025*). Tale documento entra nel dettaglio di procedure, ruoli e tempistiche, sintetizzando e integrando quanto stabilito dal DM n. 32/2025.

I punti chiave contenuti nella nota sono:

  • Chiarezza sui soggetti coinvolti e sulle tempistiche;
  • Precisazione delle modalità per la richiesta di continuità da parte delle famiglie;
  • Indicazioni sulle responsabilità dei Dirigenti Scolastici;
  • Ruolo attivo degli Uffici Scolastici nella verifica dei requisiti;
  • Modalità per la formalizzazione dell’accettazione da parte dei docenti.

Queste istruzioni aggiornate permettono alle scuole di avviare le procedure in modo corretto, trasparente e uniforme su tutto il territorio nazionale.

Le scadenze importanti e il ruolo delle famiglie

Il regolamento stabilisce scadenze molto precise. In particolare, la famiglia dell’alunno interessato DEVE presentare richiesta di continuità dello stesso docente di sostegno entro il 31 maggio (*domanda continuità docente sostegno*). Questa domanda rappresenta il punto di avvio della procedura di riconferma.

Per agevolare le famiglie, molte scuole mettono a disposizione moduli precompilati o guide online. Tuttavia, è fondamentale sapere che:

  • La domanda va presentata presso la segreteria scolastica;
  • Deve essere firmata da almeno uno dei genitori (o chi ne fa le veci);
  • Spesso occorre motivare la richiesta, sottolineando i benefici della continuità scolastica raggiunta.

Importante: La domanda oltre i termini può rendere impossibile la riconferma automatica del docente, poiché l’assegnazione dei posti prosegue secondo le normali graduatorie dopo quella data.

Le famiglie hanno quindi l’onere di essere tempestive e precise, grazie anche agli strumenti informativi che le scuole stanno via via potenziando (siti web, circolari, helpdesk dedicati).

Il Dirigente Scolastico tra valutazione e gestione delle richieste

Tra i passaggi più delicati nella fase zero dell’algoritmo sostegno vi è la valutazione da parte del Dirigente Scolastico. Ricevuta la domanda, il dirigente deve infatti:

  1. Valutare la sussistenza delle condizioni che giustificano la continuità del docente supplente di sostegno;
  2. Considerare il beneficio effettivo per l’alunno;
  3. Tenere conto di eventuali criticità o incompatibilità;
  4. Sentire, se necessario, il parere del Consiglio di Classe o del GLO (Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione).

Il compito non è puramente formale. La normativa sottolinea la centralità dell’analisi pedagogica e organizzativa, lasciando comunque al dirigente un certo margine di discrezionalità, sempre nel rispetto dell’interesse superiore dell’alunno.

Qualora il dirigente reputi fondate le motivazioni per la conferma, formula un decreto di riconferma da inviare agli Uffici Scolastici territoriali per il controllo definitivo.

Il procedimento di riconferma per i docenti supplenti di sostegno

I docenti di sostegno che hanno svolto incarico nell’anno scolastico 2024/2025 ricevono comunicazione dell’avvio della procedura di riconferma. Devono a loro volta *esprimere formalmente la volontà di accettare la nuova supplenza* sulla medesima classe e posto per il 2025/2026. Le modalità variano secondo le indicazioni della scuola, ma in genere prevedono:

  • la compilazione di un apposito modulo;
  • la dichiarazione di assenza di situazioni di incompatibilità o sovrapposizione con altri incarichi;
  • l’impegno a garantire la continuità didattica per tutto il prossimo anno scolastico.

L’inserimento della volontà esplicita del docente è una delle innovazioni della fase zero: evita meccanismi automatici che potrebbero risultare non rispondenti alle reali disponibilità dei docenti coinvolti, garantendo trasparenza e chiarezza.

Il controllo da parte degli Uffici Scolastici

Ultimo ma non meno importante, il ruolo degli Uffici Scolastici Territoriali è quello di vigilare sulla regolarità del procedimento. Una volta ricevuti i documenti (richiesta della famiglia, parere favorevole del dirigente, accettazione del docente), gli uffici:

  • Verificano la sussistenza di tutti i requisiti normativi;
  • Accertano che la procedura sia stata rispettata nei tempi e nei modi indicati;
  • Autorizzano formalmente la riconferma del supplente di sostegno per il 2025/26.

Tale controllo rappresenta una garanzia per tutti i soggetti coinvolti, specie le famiglie, rispetto alla correttezza amministrativa del percorso.

La posizione dei sindacati e le prospettive future

Le organizzazioni sindacali, pur riconoscendo i passi avanti della fase zero, chiedono ulteriori miglioramenti. Tra i principali punti critici sollevati vi sono:

  • la necessità di assicurare maggiore stabilità contrattuale ai supplenti di sostegno;
  • la richiesta di una tempistica ancora più snella;
  • la prevedibilità degli incarichi per docenti ormai "storici" sulle stesse classi.

In visita alle scuole o in occasione di audizioni ministeriali, i sindacati sottolineano inoltre l’importanza di premiare la professionalità dei supplenti che, anno dopo anno, mantengono rapporti consolidati con gli alunni.

Dalla loro parte, famiglie e associazioni hanno rilanciato l’appello per una maggiore informazione e trasparenza sulle procedure, sottolineando le buone pratiche di alcune regioni nel supporto online alla compilazione della domanda.

Criticità e possibili soluzioni operative

Benché la fase zero dell’algoritmo supplenti sostegno rappresenti un indubbio passo avanti nella tutela della continuità, non mancano criticità operative. Tra le principali:

  • Disomogeneità territoriale nell’attuazione delle norme;
  • Complessità burocratiche per le famiglie poco digitalizzate;
  • Tempi a volte ristretti per la consegna dei documenti;
  • Rari ma possibili casi di incompatibilità tra insegnante e alunno.

Le possibili soluzioni, già sperimentate in alcune scuole, comprendono:

  • Potenziamento degli sportelli informativi dedicati alla continuità docente di sostegno;
  • Maggior ricorso a portali digitali intuitivi per la raccolta delle domande;
  • Formazione ad hoc per dirigenti ed amministrativi;
  • Promozione di incontri tra famiglie e scuola per condividere percorsi e aspettative.

Sintesi finale e consigli pratici

La riconferma dei supplenti di sostegno 2025/26 rappresenta oggi una possibile best practice italiana per promuovere inclusione, qualità didattica e tutela dei minori. Grazie alle nuove regole, in particolare alla centralità della fase zero dell’algoritmo sostegno, si rafforza una scuola più attenta agli effettivi bisogni degli alunni e delle loro famiglie.

Per le famiglie si consiglia:

  • Presentare con anticipo la richiesta di conferma del docente;
  • Tenersi informati tramite i canali ufficiali della scuola e del Ministero;
  • Motivare compiutamente la domanda.

Per i docenti:

  • Dichiarare tempestivamente la propria disponibilità;
  • Aggiornare il proprio status su piattaforme ministeriali e con la segreteria scolastica;
  • Documentare – ove possibile – risultati e progressi ottenuti col gruppo classe.

Per le segreterie e i dirigenti:

  • Collaborare per velocizzare le pratiche ed evitare errori documentali;
  • Favorire la massima trasparenza e accessibilità informativa;
  • Tener conto delle indicazioni dei GLO e dei Consigli di Classe, per garantire scelte effettivamente utili agli studenti.

In sintesi, la riconferma supplenti sostegno 2025/26 in Italia incarna la ricerca di equilibrio tra regolamenti, procedure e attenzione reale agli alunni, con l’auspicio che le criticità residue possano essere progressivamente superate. Solo così la scuola potrà essere davvero, sempre, casa dell’inclusione e dei diritti.

Pubblicato il: 22 agosto 2025 alle ore 10:16

Redazione EduNews24

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