Libri di testo 2025: la spesa per famiglia supera i 700 euro tra rincari e indagini Antitrust
Indice
- Introduzione: una stangata all’orizzonte per le famiglie italiane
- Il costo dei libri di testo nel 2025: analisi delle cifre
- Come mai i prezzi dei libri aumentano ogni anno?
- L’indagine dell’Antitrust sugli aumenti dei prezzi dei libri scolastici
- Ripubblicazione e aggiornamenti minimi: un fenomeno costoso
- L’impatto sulle famiglie: quanto incide la spesa sui bilanci domestici
- Il confronto tra scuole medie e scuole superiori
- Quanto si spende per il kit scolastico?
- Possibili soluzioni e strategie di risparmio per le famiglie
- Considerazioni finali
Introduzione: una stangata all’orizzonte per le famiglie italiane
Con la fine di agosto e l’avvicinarsi dell’inizio dell’anno scolastico, per molte famiglie italiane si ripresenta quella che oramai viene definita la consueta “stangata” di fine estate: la spesa per i libri di testo e per l’intero kit scolastico. Il costo dei libri di testo 2025, infatti, si conferma come una delle principali voci di spesa per chi ha figli a scuola. Nel corso degli anni, la questione è diventata sempre più pressante anche per via dell’aumento costante dei prezzi, una tendenza che quest’anno culmina in un incremento medio del 5%. Secondo le ultime stime, le famiglie saranno costrette a mettere a budget fino a 700 euro per figlio, cifra che comprende libri, dizionari, zaini, astucci e strumenti di cancelleria.
In questo scenario si inserisce anche l’intervento dell’Antitrust, chiamata a verificare la legittimità degli aumenti, mentre gli esperti e le associazioni dei consumatori lanciano l’allarme sull’impatto delle spese scolastiche sui bilanci familiari. In questo articolo analizziamo nel dettaglio numeri, cause, conseguenze e possibili strategie per risparmiare.
Il costo dei libri di testo nel 2025: analisi delle cifre
Secondo le rilevazioni più recenti e i dati diffusi dalle principali associazioni dei consumatori, la spesa media per i libri di testo e il kit scolastico per ciascun ragazzo si attesta nel 2025 intorno ai 700 euro, con punte che possono anche essere superate, soprattutto nelle classi prime della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Ecco alcune delle voci di costo principali:
- Libri di testo: la voce principale, con prezzi che variano dai 250 ai 500 euro, a seconda che si tratti di scuola media o superiore e dell’indirizzo di studi
- Dizionari: molte scuole li considerano obbligatori e possono arrivare a incidere per ulteriori 80-120 euro
- Kit scolastico (zaino, astucci, cancelleria, quaderni, copertine, etc.): una spesa che oscilla tra i 60 e i 150 euro
Alle spese sopra elencate si devono aggiungere, in alcune situazioni particolari, ulteriori richieste specifiche relative a materiali didattici, dispositivi tecnologici, abbonamenti o strumenti d’arte. Sommando tutto, il quadro è chiaro: la spesa libri figli scuola rappresenta un vero e proprio investimento per molte famiglie.
Come mai i prezzi dei libri aumentano ogni anno?
Negli ultimi anni si è assistito a un costante aumento dei prezzi dei libri scolastici. Secondo i dati raccolti, rispetto al 2019, il prezzo dei testi per le scuole medie è aumentato del 4% mentre per quelli delle scuole superiori il rincaro è stato del 5%. Questo fenomeno può essere attribuito a diversi fattori:
- Aggiornamenti costanti: ogni anno, uno su dieci libri viene ripubblicato con modifiche minime. Questo obbliga le famiglie ad acquistare nuove edizioni anche quando le differenze rispetto all’anno precedente sono quasi inesistenti.
- Politiche editoriali: le case editrici, pur in presenza di tetti di spesa fissati dal Ministero, tendono ad aggiornare i prezzi e spesso propongono nuovi volumi anziché mantenere le vecchie edizioni.
- Inflazione e costo della carta: l’aumento generale dei costi delle materie prime e dell’energia impatta anche sul settore dell’editoria scolastica.
- Personalizzazione dei testi: sempre più spesso i docenti scelgono manuali specifici o con contenuti digitali integrati, che tendono ad essere meno facilmente reperibili usati e più costosi.
Questi aumenti non si riflettono però in un miglioramento significativo della qualità dell’offerta didattica, come segnalano molte associazioni di genitori.
L’indagine dell’Antitrust sugli aumenti dei prezzi dei libri scolastici
L’aumento dei prezzi ha attirato anche l’attenzione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, meglio nota come Antitrust, che ha avviato un’indagine specifica sull’andamento dei prezzi dei libri di testo scolastici. Questo intervento si rende necessario per accertare che non vi siano pratiche anticoncorrenziali tra i principali editori o meccanismi di cartello che, di anno in anno, spingono le famiglie a spendere cifre sempre più elevate.
L’Antitrust ha richiesto dati su:
- Modalità di aggiornamento delle edizioni
- Politiche commerciali di prezzi e sconti
- Rapporti tra editori, distributori e scuole
Questa indagine potrebbe sfociare, nei prossimi mesi, in sanzioni o raccomandazioni volte a tutelare le famiglie. Intanto, il tema resta di grande attualità anche a livello politico.
Ripubblicazione e aggiornamenti minimi: un fenomeno costoso
Uno degli aspetti più criticati riguarda la pratica, assai diffusa, della ripubblicazione annua dei manuali scolastici con modifiche spesso marginali. Secondo recenti indagini, ogni anno circa il 10% dei libri viene pubblicato in una nuova edizione pur senza effettivi cambiamenti sostanziali di contenuto.
Questa scelta editoriale, frutto di una precisa strategia di mercato, rende molto più difficile riutilizzare i testi usati sia tra fratelli che tra compagni di scuola, costringendo così ad acquistare il nuovo a prezzo pieno. Da qui deriva parte dell’aumento dei prezzi e della crescente difficoltà nel praticare il riciclo scolastico.
L’impatto sulle famiglie: quanto incide la spesa sui bilanci domestici
Parlare della spesa relativa a libri e kit scolastico significa affrontare una delle principali voci di uscita nel bilancio di una famiglia con figli in età scolare. Secondo una recente indagine nazionale, per il 44% delle famiglie la spesa per acquistare i libri dei figli incide in maniera significativa sul budget mensile, con punte che sfiorano l’80% nelle famiglie monoreddito o numerose.
Le famiglie costrette a sostenere simultaneamente l’acquisto di libri per più figli si ritrovano a pagare cifre superiori anche ai 1.500 euro nel solo mese di settembre, senza considerare le altre spese (mensa, trasporti, abbonamenti ed extracurricolari). A peggiorare la situazione, la frequente impossibilità di cedere in prestito o vendere i libri usati acquisiti, proprio a causa dei continui aggiornamenti.
Il confronto tra scuole medie e scuole superiori
Non tutti gli istituti e i livelli scolastici presentano gli stessi costi in termini di acquisto libri. Secondo quanto risulta:
- Nelle scuole medie (secondaria di primo grado), il costo dei manuali scolastici si attesta tra i 250 e i 350 euro, con alcuni indirizzi (linguistico, musicale) che possono arrivare vicino ai 400 euro.
- Nelle scuole superiori (secondaria di secondo grado), la spesa media per i soli libri oscilla tra i 350 e i 500 euro, ma può salire ulteriormente in alcuni indirizzi tecnico-professionali dove sono richiesti numerosi libri specialistici.
A questi importi si aggiungono, come già visto, la spesa per dizionari, kit artistici, strumenti tecnologici (in particolare nei licei scientifici o linguistici che richiedono dizionari specifici o dotazioni informatiche).
Quanto si spende per il kit scolastico?
Spesso si tende a concentrare l’attenzione esclusivamente sui libri di testo, ma anche il kit scolastico rappresenta una voce di spesa non trascurabile. Ecco le principali componenti:
- Zaino: dai 40 ai 90 euro, a seconda della marca e del modello scelto
- Astucci: tra i 10 e i 25 euro
- Diario: 7-15 euro
- Quaderni, penne, matite, evidenziatori, righelli e cancelleria varia: per un totale che si colloca fra i 40 e i 70 euro
Sommando tutto, per la dotazione scolastica di base la spesa minima si aggira sui 60 euro ma può tranquillamente superare i 150 euro optando per marchi di tendenza o prodotti di qualità superiore. In un momento di inflazione galoppante e aumento dei costi generali, anche il kit scuola contribuisce a gravare sui bilanci domestici.
Possibili soluzioni e strategie di risparmio per le famiglie
Di fronte a questa situazione, non mancano fortunatamente soluzioni e accorgimenti che consentono di risparmiare anche cifre considerevoli. Tra le principali strategie per ridurre la spesa:
- Acquisto di libri usati: quando i docenti scelgono volumi già in adozione da qualche anno, ricorrere al mercato dell’usato (librerie fisiche e online, mercatini scolastici, gruppi social) può far risparmiare tra il 30% e il 50% rispetto al prezzo di copertina.
- Scambio tra famiglie: organizzare la cessione dei libri tra studenti di classi diverse della stessa scuola favorisce la circolazione degli stessi volumi abbattendo i costi.
- Beneficiare di bonus e contributi: molte regioni, comuni e fondazioni erogano annualmente bonus o voucher libri per famiglie con ISEE basso. Informarsi presso il proprio Comune può fare la differenza.
- Sfruttare il digitale: sempre più scuole propongono adottare libri digitali o in formula mista (cartaceo + digitale) che spesso hanno costi inferiori o prevedono agevolazioni multiutente.
- Acquistare kit scolastici in promozione: ipermercati e catene specializzate propongono offerte su kit a prezzi scontati; comprare in anticipo e approfittare degli sconti è una scelta saggia.
- Valutare le offerte online: numerosi siti offrono comparazioni di prezzi, sconti cumulativi e spedizione gratuita. Fare un confronto dettagliato prima dell’acquisto è, oggi più che mai, fondamentale.
Considerazioni finali
L’aumento della spesa per i libri di testo e il kit scolastico nel 2025, che in molti casi supera i 700 euro a figlio, impone serie riflessioni sia alle istituzioni che alle famiglie. L’indagine dell’Antitrust dimostra la necessità di maggiore trasparenza nei meccanismi di prezzo e nelle scelte editoriali, ma serve anche uno sforzo collettivo per promuovere pratiche di riuso, l’accesso all’usato e l’erogazione di bonus per chi è più in difficoltà.
Le famiglie non possono essere lasciate sole di fronte a una spesa sempre più gravosa. Una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, delle scuole (che dovrebbero limitare il ricorso a nuove edizioni) e degli editori stessi potrebbe segnare una svolta nell’ottica di una scuola davvero inclusiva e accessibile.
In sintesi: il 2025 rischia di essere ricordato come l’anno dell’ennesima stangata per chi ha figli a scuola, ma conoscere a fondo il problema e sperimentare strategie di risparmio può aiutare a ridurre l’impatto economico sull’intero nucleo familiare.
Per approfondire o scoprire quali bonus siano disponibili nella propria regione, si consiglia di verificare costantemente i siti ufficiali del Ministero dell’Istruzione, dei singoli comuni e delle associazioni di consumatori.