Innovazione nella filiera farmaceutica: il gemello digitale italiano contro i dazi e le carenze
Indice
- Introduzione
- Il contesto delle forniture farmaceutiche e il problema dei dazi
- La concentrazione produttiva e il rischio di carenze
- L’innovazione dei matematici italiani: Giona Casiraghi e Luca Verginer
- Cos’è un gemello digitale nella supply chain farmaceutica
- Il funzionamento: reti probabilistiche e stress test
- Applicazioni pratiche sugli scenari di crisi
- Vantaggi del digital twin healthcare nella prevenzione delle carenze
- Dazi, nuove sfide e resilienza innovativa
- La prospettiva per il futuro: diffusione del modello e potenzialità
- Sintesi finale
Introduzione
Nel mondo globalizzato, l’approvvigionamento sicuro e continuo di farmaci si conferma una delle sfide centrali per sistemi sanitari e governi. In particolare, la recente crescita delle tensioni commerciali internazionali – incluse le minacce e l’applicazione di dazi sui farmaci – ha messo in luce le vulnerabilità strutturali della catena di fornitura farmaceutica. In risposta a questi nuovi rischi, la ricerca italiana si distingue per innovazione: un team di matematici ha sviluppato un vero e proprio *gemello digitale* della supply chain dei medicinali, uno strumento all’avanguardia concepito per potenziare la resilienza contro shock e restrizioni commerciali.
Ma come funziona nel dettaglio questa soluzione? E perché rappresenta uno snodo cruciale per la prevenzione delle carenze di farmaci?
Il contesto delle forniture farmaceutiche e il problema dei dazi
Negli ultimi anni, il settore farmaceutico globale ha vissuto una fase di profonda trasformazione. Globalizzazione, outsourcing e centralizzazione della produzione hanno reso la filiera più efficiente, ma anche più vulnerabile a interruzioni improvvise. In questo scenario, *i dazi sui farmaci* imposti in contesti di tensioni commerciali tra stati – come tra Europa, Cina e Stati Uniti – rappresentano una minaccia tangibile per la disponibilità e il costo dei medicinali, con gravi ricadute potenziali per la salute pubblica.
Le principali criticità che i dazi possono generare nella filiera farmaceutica sono:
- Aumento immediato dei costi per materie prime e prodotti finiti
- Possibili ritardi nei tempi di consegna
- Blocco di alcune tipologie di farmaci ritenute strategiche
- Ricadute su pazienti a rischio e su terapie salvavita
- Effetti domino sulla gestione delle scorte ospedaliere e territoriali
Tutto ciò accade in un sistema già fragile, come vedremo, per via della concentrazione produttiva.
La concentrazione produttiva e il rischio di carenze
Una delle caratteristiche fondamentali della supply chain farmaceutica odierna è l’estrema concentrazione della produzione. Solo pochi grandi stabilimenti al mondo producono componenti chiave – o principi attivi – per centinaia di medicinali diversi. Questa dinamica industriale, se da un lato riduce i costi, dall’altro genera:
- Aumento della dipendenza da pochi fornitori e regioni geografiche
- Sensibilità elevata a crisi geopolitiche, disastri naturali o incidenti tecnici
- Difficoltà enormi di rimpiazzo in caso di interruzione della produzione
Se, ad esempio, un solo stabilimento in India o in Cina si ferma per una qualsiasi ragione (dazi, stop ambientale, lockdown sanitario), la ricaduta sull’intera catena mondiale di farmaci può essere devastante. Da qui nasce la necessità di strategie proattive e di strumenti preventivi, per anticipare e mitigare i rischi di carenza.
L’innovazione dei matematici italiani: Giona Casiraghi e Luca Verginer
In questo quadro, l’Italia spicca per un esempio recente e d’avanguardia nel campo della ricerca applicata alla supply chain farmaceutica. Giona Casiraghi e Luca Verginer, matematici italiani, hanno infatti ideato un modello di gemello digitale per la rete di fornitura dei farmaci, con l’obiettivo di evidenziare criticità, simulare scenari emergenziali e aumentare la resilienza dei sistemi.
Il progetto si pone come risposta concreta alle esigenze di:
- Predire e prevenire carenze nel medio-lungo termine
- Gestire in modo più efficiente le scorte
- Offrire strumenti di simulazione avanzata alle autorità sanitarie e agli operatori
Cos’è un gemello digitale nella supply chain farmaceutica
Il concetto di "gemello digitale" (digital twin) si riferisce a una replica virtuale dettagliatissima di un sistema reale. Nella filiera farmaceutica, un gemello digitale rappresenta digitalmente tutti gli attori (stabilimenti, magazzini, distributori), i flussi di materiali, i tempi di consegna, le scorte, la domanda e tutte le possibili variabili che influenzano la disponibilità dei medicinali.
Attraverso un gemello digitale farmaci:
- Si ricostruisce fedelmente la struttura della supply chain
- Si testano virtualmente le reazioni della rete a shock (dazi, chiusure di stabilimenti, improvvise impennate della domanda)
- Si individuano i punti più deboli della catena
- Si identificano strategie di rafforzamento e mitigazione
Questa innovazione si inserisce nel più ampio filone dell’innovazione supply chain farmaceutica promossa a livello internazionale con strumenti di simulazione avanzata, intelligenza artificiale e analisi predittiva.
Il funzionamento: reti probabilistiche e stress test
L’aspetto distintivo del modello creato da Casiraghi e Verginer risiede nell’utilizzo di reti probabilistiche.
Cosa significa? Un sistema probabilistico non si limita a fornire una sola risposta, ma valuta migliaia di scenari possibili, attribuendo a ciascuno una probabilità di accadimento. Nel caso del gemello digitale delle forniture di farmaci, questo permette di:
- Simulare cosa accade se uno (o più) stabilimenti vengono colpiti da dazi
- Valutare i tempi di esaurimento delle scorte in magazzino
- Testare diversi livelli di domanda (pandemie, improvvise esplosioni epidemiche)
- Identificare le contromisure più efficaci: aumento scorte di sicurezza, revisione delle partnership, diversificazione dei fornitori
- Prevedere con anticipo le carenze di farmaci
Gli stress test catena farmaceutica sono simulazioni di eventi estremi (come uno shock da dazi) impostate sul modello. I risultati consentono di prevedere dove e quando potrebbero verificarsi le carenze più gravi, così da agire per tempo.
Applicazioni pratiche sugli scenari di crisi
Un esempio concreto di applicazione riguarda l’impatto di un dazio repentino su principi attivi importati dalla Cina. I ricercatori possono testare, attraverso il loro digital twin, l’effetto a cascata sull’intera rete, verificando:
- Quali farmaci risultano più a rischio
- In quali aree geografiche gli stock si esaurirebbero prima
- Quali attori della supply chain rivestono il ruolo più critico
Allo stesso modo si possono simulare varianti di scenario, tenendo conto di variabili come:
- Disastri naturali in aree di produzione
- Blocchi doganali o ritardi logistici
- Epidemie che alterano la domanda di specifici medicinali
Tali dati diventano fondamentali, a livello sia delle istituzioni (Ministeri della Salute, agenzie del farmaco), sia dei privati (aziende farmaceutiche, grossisti), per pianificare strategie di risposta tempestiva e prevenzione carenze farmaci.
Vantaggi del digital twin healthcare nella prevenzione delle carenze
I benefici derivanti dall’adozione del digital twin healthcare sono molteplici:
- Anticipazione: monitorando virtualmente i flussi reali, si possono identificare segnali di rischio ben prima che le carenze si presentino davvero.
- Ottimizzazione: le scorte possono essere ridistribuite e gestite secondo modelli matematici oggettivi, minimizzando scarti e sprechi.
- Risposta agile: in caso di reale emergenza (come l’attivazione di dazi o il blocco di un fornitore), le decisioni possono basarsi su simulazioni accurate e aggiornate in tempo reale.
- Comunicazione efficace: uno strumento digitale favorisce il dialogo continuo tra istituzioni, aziende e operatori sanitari, fornendo una base condivisa di dati e scenari.
- Riduzione dei costi: prevenendo le carenze e ottimizzando i flussi, si riducono i costi sistemici di gestione degli stocks e i rischi finanziari legati a interruzioni improvvise.
Dazi, nuove sfide e resilienza innovativa
L’imposizione di dazi sui farmaci si inserisce in un quadro di crescente incertezza globale. A differenza del passato, i sistemi nazionali devono essere sempre più pronti a reagire a shock esterni anche repentini.
Il gemello digitale farmaci va quindi ben oltre la semplice prevenzione delle carenze ordinarie:
- Trasforma la risposta da reattiva a preventiva
- Consente simulazioni complesse di politiche commerciali e doganali
- Supporta le autorità nell’individuare in anticipo quali farmaci rendere prioritari nell’accumulo delle scorte
- Favorisce la cooperazione internazionale su base dati oggettiva
Non è un caso che l’innovazione supply chain farmaceutica, guidata in questo caso dai matematici italiani, sia oggetto di grande attenzione anche da parte di partner europei e internazionali.
La prospettiva per il futuro: diffusione del modello e potenzialità
Le prospettive di sviluppo di questa tecnologia sono molto ampie.
Nel futuro prossimo il modello ideato da Casiraghi e Verginer potrebbe essere adattato e diffuso nei seguenti ambiti:
- Altri Paesi UE e mercati globali: la digitalizzazione della filiera può diventare uno standard internazionale nella gestione delle forniture critiche.
- Farmaci innovativi e terapie avanzate: la gestione di prodotti dall’alto valore aggiunto, ma spesso legati a un solo produttore mondiale, richiede strumenti predittivi ancora più sofisticati.
- Prevenzione delle frodi e della contraffazione: monitorando digitalmente l’intera catena è possibile verificare in tempo reale l’autenticità dei prodotti in ogni passaggio.
- Pianificazione delle politiche sanitarie: i dati aggregati dal digital twin offrono ai decisori pubblici una base informativa senza precedenti, per gestire emergenze, negoziare con i fornitori ed elaborare strategie anti-carenza.
Inoltre, questa metodologia può essere estesa anche ad altri settori critici, dove la supply chain è sottoposta ai rischi di blocchi improvvisi e pressioni commerciali, come l’alimentare o l’energia.
Sintesi finale
Il modello di gemello digitale delle forniture farmaceutiche, sviluppato dagli italiani Giona Casiraghi e Luca Verginer, rappresenta un’innovazione di portata strategica nella prevenzione delle carenze di farmaci e nella gestione proattiva della resilienza forniture farmaci anche in presenza di dazi e altre minacce globali. Grazie all’approccio basato su modelli probabilistici farmaci e stress test catena farmaceutica, diventa possibile non solo prevedere ma anche gestire con tempestività e oggettività le crisi all’interno del sistema.
Nel contesto attuale, dove la centralizzazione produttiva e le tensioni commerciali innalzano i rischi di interruzione per la fornitura di medicinali essenziali, strumenti come il digital twin healthcare sono destinati a diventare pilastri fondamentali dei sistemi sanitari avanzati. L’Italia, con questo esempio di matematici italiani ricerca farmaci, si pone all’avanguardia nell’innovazione e nella costruzione di soluzioni concrete per la sicurezza di milioni di pazienti.
Non resta che auspicare una rapida adozione e diffusione della metodologia, nella consapevolezza che la digitalizzazione e la scienza dei dati possono, oggi più che mai, fare la differenza tra resilienza e vulnerabilità per la salute pubblica mondiale.