È stata ufficialmente completata e messa in funzione la stazione sismica più profonda del Mediterraneo, collocata a ben 3.443 metri di profondità nel Mar Ionio, a circa 90 chilometri dalla costa siciliana. Installata lo scorso ottobre, questa stazione segna un progresso significativo nel monitoraggio delle attività sismiche nella regione.
Il sismometro installato è capace di trasmettere dati acustici, sismici e chimico-fisici dell'acqua, rappresentando uno strumento fondamentale per la ricerca. Non solo avrà la capacità di fornire dati granulati e tempestivi relativi ai terremoti, ma ha già dimostrato la sua efficienza registrando il terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito il Myanmar il 28 marzo 2025.
La stazione sismica è integrata nel sistema di monitoraggio dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che la includerà nel suo Centro Allerta Tsunami. La combinazione di dati provenienti dal sismometro e da altri strumenti simili consentirà una comprensione più approfondita delle dinamiche sismiche nel Mare Mediterraneo.
Questo progetto è cruciale non solo per la sicurezza della popolazione costiera ma anche per gli scienziati che studiano i rischi sismici e tsunami. La raccolta di informazioni dettagliate dall'area profonda del Mar Ionio aiuterà a identificare modelli e comportamenti sismici, fornendo una base solida per le future ricerche in geofisica.
Con l'attivazione di questa stazione, si fa un passo importante per aumentare le capacità di monitoraggio e previsione in una delle regioni più importanti e vulnerabili dal punto di vista sismico del Mediterraneo.