Introduzione: una storia di dolore e mancato riconoscimento
La vicenda di Rossella Moretti, ex modella italiana, pone l’accento su una delle più gravi lacune del sistema di tutela dei lavoratori malati nel nostro Paese: la mancata protezione offerta a chi soffre di patologie non ancora riconosciute dall’INPS. La storia di Rossella, dal 2021 affetta da neuropatia delle piccole fibre, mette in luce le difficoltà vissute da chi si trova vittima di malattie rare o poco comprese, ma non per questo meno invalidanti.
A fronte di sintomi gravi e invalidanti, Rossella si è scontrata con la realtà di un sistema che, complice anche un tabellario delle malattie non aggiornato dal 1992, lascia molte persone senza tutela, con i loro diritti inosservati e il sostegno economico negato. La sua testimonianza, tuttavia, non è isolata: numerosi pazienti affetti da condizioni simili vivono la stessa ingiustizia sociale.
Chi è Rossella Moretti: dalla moda alla malattia rara
Rossella Moretti ha costruito per anni la sua carriera sulle passerelle e nel settore della moda, ottenendo riconoscimenti e visibilità. La sua vita ha subito una svolta drammatica a fine 2021. Dopo aver manifestato sintomi inizialmente riconducibili a una banale influenza, Rossella si è trovata progressivamente debilitata da una serie di disturbi che nessun trattamento sembrava arginare.
La diagnosi di neuropatia delle piccole fibre, ottenuta solo dopo vari consulti medici e l’intervento di una specialista neurologa di Alessandria, ha segnato l’inizio di un percorso di consapevolezza ma anche di isolamento e frustrazione. Non solo la sua carriera sarebbe stata compromessa, ma da lì in avanti ogni gesto quotidiano sarebbe stato segnato dal dolore e da sintomi cronici.
Rossella rappresenta oggi il volto della neuropatia non riconosciuta INPS, espressione di una problematica che coinvolge migliaia di cittadini italiani nella stessa situazione, cioè costretti ad abbandonare il proprio lavoro senza possibilità di accedere alle misure di sostegno economico previste per gli invalidi civili.
Neuropatia delle piccole fibre: una diagnosi difficile
La neuropatia delle piccole fibre è una patologia neurologica rara e spesso difficile da individuare, caratterizzata da disfunzioni nelle terminazioni nervose di più piccolo calibro, responsabili della trasmissione di stimoli dolorosi e della regolazione di alcune funzioni vitali come la sudorazione, la temperatura cutanea e la pressione sanguigna.
I sintomi variano da persona a persona, ma comprendono spesso:
- dolore cronico e bruciante
- formicolii e parestesie agli arti
- perdita della sensibilità cutanea
- disturbi dell’equilibrio
- alterazioni della sudorazione e della termoregolazione
La diagnosi spesso arriva solo dopo numerosi esami e lunghe attese, poiché i test neurologici standard non sempre sono in grado di rilevare il danno alle piccole fibre. Tale difficoltà diagnostica si somma all’assenza di terapie risolutive, costringendo chi ne soffre a una convivenza cronica con il dolore e, in molti casi, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita e sulla capacità lavorativa.
L’invalidità civile e il percorso di Rossella Moretti
L’articolo 38 della Costituzione Italiana sancisce il diritto dei cittadini “inabili al lavoro” a ricevere mezzi adeguati alle loro esigenze di vita. Tuttavia, quando la malattia non viene riconosciuta nei tabellari dell’INPS, tale diritto resta lettera morta.
Dopo aver ricevuto la diagnosi, Rossella si è rivolta all’INPS nel tentativo di ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile per neuropatia. Nei mesi successivi, la delusione: la commissione medica rigetta la sua richiesta, motivando la decisione con la mancata indicazione della neuropatia delle piccole fibre tra le patologie riconosciute dal tabellario ufficiale. Questo tabellario, risalente al 1992 e mai aggiornato, rappresenta oggi un grave limite nella tutela dei disabili e delle persone colpite da nuove o rare malattie.
Rossella, non potendo lavorare a causa della malattia, si trova esclusa non solo dal mondo del lavoro, ma anche dalle misure previste per chi perde l’autonomia e la sicurezza economica: un circolo vizioso che riguarda tanti cittadini con malattie non riconosciute dall’Inps.
Il ruolo dell’INPS e il problema del tabellario 1992
L’INPS rappresenta l’ente cardine per la concessione delle invalidità civili e delle relative provvidenze. Tuttavia, il sistema di valutazione si basa ancora su un tabellario malattie INPS aggiornato solo fino al 1992. Questa lacuna normativa si traduce nell’esclusione automatica di tutte le patologie per le quali negli ultimi trent’anni sono stati raggiunti importanti progressi diagnostici.
Il caso di Rossella Moretti evidenzia l’urgenza di un aggiornamento delle normative e degli strumenti di valutazione, affinché queste riflettano la realtà scientifica attuale. Ad oggi, chi riceve diagnosi di neuropatia delle piccole fibre, così come di altre malattie rare o nuove, vede negata ogni indennità, pur essendo riconosciuto il carattere invalidante della propria condizione da specialisti qualificati.
Un problema diffuso
La storia dell’ex modella è emblematica, ma purtroppo non unica. In tutta Italia, secondo diverse associazioni di pazienti e fonti autorevoli, sono numerosi i casi analoghi di malati esclusi dal sostegno INPS per mancanza di riconoscimento della patologia. Persone che, costrette ad abbandonare il proprio impiego, si ritrovano senza alcun tipo di assicurazione sociale.
Molte di queste persone, al pari di Rossella, hanno richiesto un aggiornamento urgente dei decreti attuativi e delle tabelle di riferimento, affinché il riconoscimento neuropatia INPS diventi una realtà accessibile a chi soffre.
Neuropatia e invalidità: il contesto italiano
L’Italia si trova oggi in un momento cruciale per la riforma del sistema di accesso ai diritti delle persone disabili e malate. Le recenti proposte di revisione del sistema delle invalidità civili puntano a rendere più inclusivo e attuale il quadro normativo, tuttavia permangono ampie zone d’ombra.
Le malattie che, come la neuropatia delle piccole fibre, non figurano nell’elenco INPS, continuano a essere classificate come “non invalidanti” a livello giuridico, mentre la medicina ne riconosce l’impatto fortemente debilitante. In questo limbo normativo, migliaia di cittadini restano esclusi dal percorso di assistenza lavoratori malati Inps, con evidenti ripercussioni sia umane che sociali.
La situazione europea e internazionale
In molti Paesi europei e in alcune realtà internazionali, il sistema di classificazione delle malattie invalidanti viene periodicamente aggiornato sulla base degli avanzamenti scientifici e delle epidemiologie emergenti. Ciò permette a numerose diagnosi “nuove”—come la neuropatia delle piccole fibre—di essere riconosciute e sostenute dallo Stato.
Ad esempio:
- in Francia e Germania esistono procedure di revisione annuale delle patologie riconosciute.
- nel Regno Unito, la neuropatia è inserita tra le condizioni per cui si può ottenere un riconoscimento di disabilità.
L’Italia, invece, sconta il peso di normative ormai obsolete, che rendono complesso il riconoscimento neuropatia INPS e il relativo accesso ai benefici previsti per i disabili.
Il valore della consapevolezza e dell’informazione
Una delle maggiori difficoltà per chi soffre di malattie non riconosciute INPS risiede nella mancanza di consapevolezza sia tra i cittadini che tra gli operatori. La battaglia di Rossella, attraverso i media, ha contribuito a gettare luce su una realtà che spesso resta sommersa.
Oggi, la corretta informazione rappresenta uno strumento di tutela imprescindibile:
- educare la popolazione sui sintomi e sulla diagnosi della neuropatia;
- promuovere la conoscenza dei diritti delle persone colpite;
- sensibilizzare le istituzioni all’aggiornamento delle normative.
Diritti e prospettive future per le persone con malattie non riconosciute
Il caso di Rossella Moretti ha già prodotto alcune risposte da parte di associazioni, movimenti per i diritti dei disabili e cittadini solidali. Tuttavia, la strada verso una reale parità di accesso all’invalidità civile resta lunga e complessa. Solo l’aggiornamento continuo dei regolamenti potrà garantire al maggior numero possibile di malati la dignità e la tranquillità economica necessarie per affrontare la quotidianità.
Aspetti fondamentali per il futuro prossimo sono:
- la raccolta di ulteriori testimonianze da presentare alle istituzioni;
- l’elaborazione di nuove linee guida condivise;
- la piena integrazione delle associazioni di pazienti nei processi decisionali.
Sintesi finale e conclusioni
La lotta di Rossella Moretti e di tantissimi altri pazienti rappresenta oggi un monito per l’intero sistema di tutela delle disabilità in Italia. Il mancato aggiornamento del tabellario INPS non è solo un problema burocratico: significa negare la dignità e il futuro a chi è già colpito da malattie devastanti come la neuropatia delle piccole fibre.
Solo attraverso l’aggiornamento delle normative, l’informazione diffusa e l’ascolto delle esigenze reali dei pazienti, sarà possibile restituire diritti, giustizia e assistenza ai cittadini più fragili. In questa prospettiva, la testimonianza dell’ex modella e di tanti altri sarà fondamentale per costruire un paese davvero inclusivo e attento ai diritti di tutti.