In una recente riunione tenutasi il 10 aprile, il Ministero dell'Istruzione ha condiviso importanti aggiornamenti riguardo l'indizione dei bandi per le graduatorie ATA 24 mesi, previsto per il 2025. Una delle principali novità riguarda l'introduzione della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD) come requisito di accesso. Questa modifica segna un passo significativo verso l’adeguamento degli standard richiesti per i nuovi inserimenti nelle graduatorie, enfatizzando l'importanza delle competenze digitali nel contesto educativo attuale.
La CIAD, che attesta le competenze digitali e l'inclusione tecnologica, diventerà quindi una condizione necessaria per coloro che desiderano presentare domanda. Questo requisito non si applicherà agli attuali membri delle graduatorie, ma solo agli aspiranti che entreranno nel sistema per la prima volta. Con questa mossa, il Ministero mira a garantire che tutti i nuovi inserimenti siano al passo con le esigenze contemporanee del mondo del lavoro e della didattica.
In un'altra parte dell'incontro, sono state discusse le tempistiche per la presentazione delle domande: le istanze potranno essere presentate dal 28 aprile fino al 16 maggio 2025, sebbene le date siano ancora da confermare ufficialmente. Pertanto, gli interessati sono invitati a prepararsi in anticipo per garantire il completamento di tutti i requisiti necessari, inclusa la CIAD.
Queste ultime modifiche nelle procedure e nei requisiti di accesso alle graduatorie ATA suggeriscono un'evoluzione nel modo in cui il sistema educativo italiano si rapporta con le nuove tecnologie, puntando a formare personale sempre più competente e adatto ai cambiamenti della società in cui viviamo. Gli aspiranti, dunque, dovranno non solo affrontare il processo di selezione ma anche dimostrare la propria familiarità con strumenti digitali essenziali per il ruolo di supporto all'insegnamento e alla didattica.
Questa evoluzione nel settore della formazione e nel reclutamento del personale ATA rappresenta un passo significativo nelle politiche di inclusione e modernizzazione della didattica. E con la predisposizione di tali requisiti, il Ministero dell'Istruzione chiarisce ulteriormente la direzione verso cui intende orientare le future attività scolastiche e formative.